Nati dall’invito rivolto all’autore di scrivere un racconto sul denaro, I fannulloni narrano, con gioiosa leggerezza, la storia di un incontro tra due culture, due anime, due modi di intraprendere la vita e il mondo, due personaggi infine: Lorenzo Marchese, venditore di pietre e tipografo, vedovo inconsolabile, povero ma gran signore, e Gabén, falsario – un africano, simpatico imbroglione, allegro immigrato (da un paese che non c’è).Se Lorenzo è il simbolo di un Occidente rassegnato e malinconico, Gabén porta nel deserto dei valori e delle motivazioni una nuova primavera.
Scrive Lodoli nella premessa: “Gabèn è la parte ottimista di ogni di noi (…) è la voce che ci dice: perché no? Perché non tentare? Perché gettare la spugna senza aver nemmeno provato? Perché ripetere, stancamente, che la vita è un pianto, un’assurdità, un nulla doloroso e insensato, quando invece sappiamo benissimo quant’è bello partecipare con tutte le nostre energie ai progetti migliori (…)?”
Recensione:
Oggi voglio parlarvi del libro: “I Fannulloni” di Marco Lodoli. Ho letto e analizzato questo libro al liceo, circa 15 anni fa, a dir la verità non mi aveva entusiasmato, anzi lo avevo trovato piuttosto noioso, poi quest’anno ho deciso di riprenderlo in mano. L’ho letto con un’altra esperienza sia letteraria sia culturale e devo ammettere che l’ho apprezzato profondamente.
Il libro racconta la storia di un incontro tra due culture, due anime, due modi di intraprendere la vita e il mondo, due personaggi infine: Lorenzo Marchese, venditore di pietre e tipografo, vedovo inconsolabile, povero ma gran signore, e Gabén, falsario – un africano, simpatico imbroglione, allegro immigrato (da un paese che non c’è). Se Lorenzo è il simbolo di un Occidente rassegnato e malinconico, Gabén porta nel deserto dei valori e delle motivazioni una nuova primavera.
È un libro profondo e ricco di emozioni. Scritto anni fa, tuttavia molto attuale per i suoi contenuti profondi e approfondi di una società spesso spezzata in due da pregiudizi. Un breve racconto, scorrevole e a tratti anche ironico. Lo consiglio!
PUNTEGGIO 5/5
MARCO LODOLI
(immagina presa QUI )
Marco Lodoli è nato a Roma nel 1956, e a Roma ha quasi sempre vissuto.
Insegna in un istituto professionale per chimici, accompagnatori turistici e figuriniste.
Tiene una rubrica di cinema su “Diario” e una di “bellezze romane” sulla pagina regionale de “La Repubblica”.
Ha scritto le seguenti opere di narrativa:
– Diario di un millennio che fugge.
– Snack Bar Budapest
-Grande Raccordo
-I fannulloni
– Crampi
– Grande Circo Invalido
– I principianti
– Calendarietto
– Cani e Lupi
– Boccacce
– Il vento
– I fiori
– Un uomo innocuo
-Ponte Milvio
-Fuori dal cinema