Pensione tersicore di Marco D’Aponte (Golem Editore)

Trama:
La morte in teatro un noto attore di una compagnia milanese di
passaggio a Torino si rivela subito come un delitto. La Pensione
Tersicore diviene per il commissario il luogo in cui indagare tra i
vari componenti il gruppo di attori. Un secondo tragico delitto,
che il commissario non ha saputo prevedere, lo porterà però a
individuare i moventi dei delitti e l’assassino. Il colpevole si
nasconderà tra gli ospiti della locanda per artisti Pensione
Tersicore?


Autori:
Marco D’Aponte è un illustratore e autore di fumetti,
sceneggiatore. Torinese, ha insegnato Discipline pittoriche al
Liceo artistico e negli anni 90 Tecniche del fumetto prima allo
I.E.D. di Torino e poi all’Accademia di belle Arti di Cuneo. Prima
illustratore poi dal 2000 ha disegnato soprattutto graphic novel
in collaborazione con scrittori, tra cui Guido Ceronetti, Marino
Magliani, e storici, per diverse case editrici italiane tra cui
Tunué, Miraggi, Transeuropa, Edizioni del Capricorno, Daniela
Piazza, Oltre edizioni e per il quotidiano LA STAMPA.


Pensione tersicore
di Marco D’Aponte


Gianna Baltaro è nata a Torino nel 1926. Prima giornalista poi scrittrice, ha incontrato tutta la sua
produzione letteraria intorno alla figura del personaggio Andrea Martini, un ex-commissario di polizia che
viene coinvolto, come consulente, in indagini che richiedono acume e intelligenza.


Curiosità:
«Il giallo fa parte della serie dei 18 che hanno per protagonista l’ex commissario Martini scritti da Gianna
Baltaro. Quando ho proposto alla scrittrice di dare un volto al suo celebre commissario, l’idea le è piaciuta
immediatamente, e mi ha delegato anche la scrittura della sceneggiatura. L’intenzione era di realizzare a
fumetti alcune delle storie più suggestive.»
«Il lettore ideale è di tutte le età che ama il giallo per il gioco di scoprire il colpevole. Nei romanzi della
Baltaro non c’è mai il compiacimento dell’esibizione della violenza.
Anche se i delitti non mancano mai.»

Pubblicità

L’assassino dei pupazzi di Gioele Urso (Golem Edizioni)

Trama:
Torino è percorsa da una scia di sangue che non si vuole
interrompere e una serie di truci omicidi sono solo l’epilogo di
una insensata carneficina.
Questa volta a essere preso di mira dal killer è il sistema di
potere della città; un sistema che nel folle piano del carnefice
non può essere annientato e basta. Montelupo con le sue
indagini dovrà affondare le mani in un terreno insidioso e
sconosciuto dove omertà, connivenza e interessi la fanno da
padrone; dove il confine tra la criminalità e la legalità non è poi
così marcato.
Ad aiutarlo ci saranno gli uomini a lui più fedeli: il suo
compagno inseparabile Ignazio La Spina, il giornalista Gianni
Incerti e Corrado Tarantella, vigile urbano che sogna di
diventare un poliziotto. Insieme tenteranno di portare alla luce
quello che qualcuno voleva nascondere sotto un cumulo di
sabbia.


Autore:
Gioele Urso è un giornalista politico torinese, si occupa anche di social network e nuovi media. Dal 2002
opera in ambito radio-televisivo e digitale. Comincia la sua gavetta a Radio Beckwith per poi approdare a
Videogruppo Televisione. Attualmente si occupa di comunicazione istituzionale, progetti editoriali e
produzioni video per il web. Nel 2018 ha pubblicato un romanzo noir dal titolo “Le colpe del nero” (Edizioni
del Capricorno), e nel 2020 “Calma & Karma” primo e secondo episodio delle avventure del commissario
Montelupo.


Curiosità:
«Una mattina mi affaccio alla finestra e vedo che qualcuno nella notte ha impiccato un pupazzo in strada.
Scendo e scatto una foto, quella che trovate in copertina. Quella mattina a Torino si votava per le elezioni
comunali. Ho fatto uno più uno.»
«Il mio lettore ideale è appassionato di noir e gialli, ma ha a cuore i temi sociali e politici. Non
necessariamente deve essere torinese. Deve essere curioso e aperto al confronto. Io gli racconto un mondo
che non conosce»

Il caso Robillarddi Laura Florian (Golem)

Trama:
Alfred Robillard, capo operaio in una legatoria nel Faubourg
Saint-Antoine, al rientro dal lavoro trova il cadavere della
moglie sul pavimento della cucina. Odette Robilllard è stata
strangolata mentre preparava la cena. Alfred si precipita al
commissariato del quartiere dove viene ricevuto dal giovane
ispettore de Maes.
Inizia così la nuova indagine del giovane ispettore de Maes che
dovrà muoversi con attenzione tra Parigi e la Normandia,
mettendo in moto tutte le proprie capacità anche per superare
l’incompetenza e la superficialità di nuovi e vecchi colleghi.
Ma soprattutto de Maes dovrà vedersela anche con i problemi
del proprio “cuore”.


Autrice:
Chi si nasconde dietro questo nom de plum?
La misteriosa ma semplice autrice, Laura Florian, ci racconta:
«Scrivendo con uno pseudonimo ho potuto essere libera di scrivere in libertà! L’arte non è p.c., non osserva i
dettami del bon ton, delle convenzioni sociali, del “questo non si dice”; io invece, come persona e non come
scrittrice, sono totalmente p.c., non direi mai nulla di inappropriato o scandaloso o controverso.
Infine ho voluto adottare un nome che fosse facilmente pronunciabile non solo in italiano ma anche, in
quest’epoca in cui tutto è tradotto in tutte le lingue, nelle altre lingue europee. Laura è un nome
internazionale, di facile pronuncia, facile anche da ricordare. Florian è molto veneto, un omaggio alla mia
patria, ma, come Laura, si pronuncia facilmente nelle lingue europee più comuni.»


Curiosità:
«Il mio lettore ideale è chi ama le atmosfere dei gialli di Simenon ma anche il giallo-romanzo alla Fruttero e
Lucentini o alla Barbara Vine »

Wilma Montesi di Chiara Ricci (Golem Edizioni)

Trama:
11 aprile 1953. Sono trascorsi quasi settant’anni dalla morte di
Wilma Montesi, la ragazza romana di appena ventuno anni
trovata cadavere sulla spiaggia di Torvaianica. Suicidio,
omicidio o disgrazia? Ancora oggi è un mistero. Una lunga
inchiesta, un processo, centinaia di testimoni, dichiarazioni,
interrogatori eppure nessun colpevole. Gli inquirenti arrivano a
questa soluzione: morte per pediluvio. Ma cosa si nasconde
dietro la morte di questa ragazza con il sogno del cinema?
Come è morta Wilma Montesi? Il libro non ha l’ambizione di
trovare il colpevole e la soluzione di un caso così complesso e
controverso ma quello di porre nuove domande e di
raccontare il caso Montesi da un diverso punto di vista.
Costruito come fosse un’opera teatrale, mediante la
consultazione e l’analisi degli atti processuali, della fase
istruttoria, della stampa dell’epoca e con i paragrafi che
richiamano il mondo del cinema, il testo desidera raccontare la
storia di una ragazza ancor oggi senza giustizia. Morta per un
pediluvio. È questo il racconto di una storia sbagliata del nostro
Novecento. È la storia di Wilma Montesi.


Wilma Montesi
di Chiara Ricci


Autrice:
Chiara Ricci nasce a Roma nel 1984. Nel 2008 si laurea in Dams (Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo)
con una tesi dal titolo Il Teatro davanti alla Macchina da presa – Elementi di teatro nel cinema di Anna
Magnani. Nel 2010 consegue la Laurea Magistrale con lode in “Cinema, Televisione and Produzione
Multimediale” con una tesi dedicata ad Elvira Notari, la prima regista donna del cinema italiano, la cui
riduzione è stata pubblicata negli Stati Uniti. Ha curato i saggi monografici dedicati ad Anna Magnani (con il
quale vince il Premio Internazionale Giuseppe Sciacca nella sezione “Saggistica”), Alberto Lionello, Valeria
Moriconi, Monica Vitti, Elvira Notari, Lilla Brignone e Ugo Tognazzi. Nell’aprile 2017 l’Università degli Studi
Roma Tre le conferisce la nomina di “Cultore della materia di Storia del Cinema e di Filmologia”.


Curiosità:
Sono riportati testi di documenti inediti relativi al “processo Montesi” che ho avuto la fortuna di poter
studiare e toccare con mano grazie alle autorizzazioni del Tribunale di Roma, dell’Archivio di Stato e
dell’Archivio Centrale dello Stato. A questi documenti inediti si aggiungono articoli di riviste originali
dell’epoca che ho la gioia di conservare nel mio archivio personale.

Una vita senza rimpianti di Umberto Maccioni e Claudia Zangarini (Golem Edizioni)

Trama:
Un bambino che non ama lo studio e si ritrova a dover
sopravvivere all’orrore della Seconda Guerra Mondiale. Un
giovane ragazzo che parte dalla sua terra per arruolarsi in
Finanza. Un uomo che per amore lascia il certo per l’incerto e
diventa un pezzo grosso della Singer. Un manager della Ferrero
che molla tutto per entrare in Fideuram. Un uomo in pensione
che ama la poesia e diventa Youtuber ma che vorrebbe anche
scrivere la storia della sua vita. Cosa hanno queste persone in
comune? O forse sarebbe meglio chiedersi, possono tutte
queste vite entrare in una sola? In quella di Umberto Maccionisì.


Autori:


Umberto Maccioni è nato il 29 gennaio 1930 e ha origini sarde
di cui è orgoglioso. Dopo la Seconda Guerra Mondiale è entrato
nella Guardia di Finanza, seguendo le orme del padre. Ha poi
lasciato il Corpo per seguire i suoi sogni: è diventato prima vice
direttore Singer, poi capo filiale Ferrero, per concludere la sua
carriera in Fideuram, diventando pioniere di un “mercato che
non c’era”. Vive a Torino, dove ha conosciuto la moglie Clara
con cui vive da 66 anni. Ha due figli e cinque nipoti. Lo potete
trovare sul suo canale YouTube, “Spigolando con Umberto”,
dove legge e commenta racconti e poesie.


Claudia Zangarini è nata a Torino nel 1982. Dopo un laurea in cinema e un master in Teatro Sociale e di
comunità ha cominciato a lavorare nella comunicazione e organizzazione di eventi. Diventata giornalista e
grazie a un percorso di alta formazione alla Holden, ha preso la decisione di lavorare come storyteller, ghost
writer e content creator mettendo a disposizione quello che ha imparato per aiutare gli altri a raccontarsi al
meglio, nel lavoro e nella vita. Ama scrivere a penna su fogli di carta, le serie tv, lo yoga e viaggiare. La potete
trovare su http://www.claudiazangarini.com.

Pista cifrata di Sarah Bowyer (Golem Edizioni)

Trama:
E come poteva venir fuori l’autobiografia di un’artista
poliedrica, se non come un’intrigante amalgama che unisce a
una prosa ironica, intense riflessioni sui rapporti umani e arte
visiva; il tutto inframmezzato da 12 “indizi” – meditazioni sciolte
dell’artista che tentano di creare un legame quasi telepatico con
il lettore. Come nell’arte di Sarah, lo spazio e il tempo nel libro
diventano frammenti multidimensionali da esplorare. Dal
simbiotico legame gemellare, a un’infanzia selvaggia tra l’Asia e
la Val D’Aosta, passando per lutti, psichedelici, incontri bizzarri
e la ricerca di un’elevazione spirituale; solo smettendo di
ricercare una direzione ci si può perdere e ritrovare nella pista
cifrata.
“Un romanzo di strada e di vita, ma anche d’introspezione e
d’arte, che Sarah è capace di convogliare in un flusso narrativo
dalla sincerità estrema, capace di spiazzare anche i lettori più
smaliziati.” -Bruno Panebarco
Pista cifrata
di Sarah Bowyer


Autrice:
Sarah Bowyer, artista eclettica, è nata in Gran Bretagna e ha vissuto in Iran, Malaysia, Singapore, Indonesia e
India oltre che in Italia. È da queste sue multi-sfaccettature culturali ed esperienziali che si è originata
un’arte multi-visione, con caratteristiche iconografiche che originano da conoscenze culturali storiche e
geografiche ampie. Diplomata all’Accademia di belle arti di Torino con 110 e lode; Sarah Bowyer ha insegnato
arte in Indonesia, India e in Italia all’Accademia di belle arti di Torino. Ha insegnato nei corsi universitari di
arteterapia di Arcote, oltre che nei laboratori d’arte della Onlus Fermata d’Autobus. La pittrice ha esposto in
tutta Italia in gallerie d’arte contemporanea e musei; e all’estero in Sud America, Stati Uniti, India, Paesi
dell’est Europa, Svezia, Francia e Polonia. L’artista vanta realizzazioni digitali live o animate per musica jazz e
d’avanguardia e, nel 2019 , ha vinto il concorso Creativity Saves, premiato al Parlamento europeo di
Bruxelles.


Curiosità:
E’ un libro che ho scritto nonostante avessi sempre scelto di comunicare con il visivo, e difendevo un motto:
‘in principio era la visione’; contrapposto a ‘in principio era il verbo’ …infatti è stato rivelatorio, come
scoprire una nuova potente dimensione.

Lezioni di lusso e immor(t)alità di Massimo Tallone (Golem Editore)

Trama:
Lezioni di lusso e di immor(t)alità è il manuale che mancava, nel
panorama dei saggi di prima necessità.
Massimo Tallone insegna ad accedere al lusso senza passare
per le Ferrari o per i rubinetti d’oro, ma cercando la libertà
‘esagerata’ che si ottiene divertendosi con l’incoerenza o
godendo dell’inutile, scoprendo il valore della solitudine o
imparando a ignorare il giudizio altrui, aprendosi
all’immaginazione o staccandosi da ciò che annoia.
Un saggio veloce, fatto di frammenti che si trasformano, pagina
dopo pagina, in istruzioni per l’uso della felicità. Storie da
leggere tutte insieme, d’un fiato, o poco per volta, una per una.


Autore:
Massimo Tallone è uno scrittore e saggista torinese. Con Golem
Edizioni ha pubblicato “A bottega dal maestro di cazzeggio”
(2015), “Le vite anteriori” (2016) e “Parole, non fatti” (2020). Ha
pubblicato inoltre con UTET, Fratelli Frilli Editori, Edizioni e/o,
Edizioni del Capricorno, Buendia Books. Dal 2011 collabora con
il quotidiano La Repubblica, per il quale scrive articoli e
racconti seriali. È socio fondatore di Torinoir e direttore
artistico della scuola di comunicazione e scrittura Facciamo La
Lingua.

Curiosità:
Si tratta di un titolo provocatorio. Il primo termine, ‘lezioni’, suona scherzosamente didattico, ma il
complemento che segue è paradossale: da un lato c’è il lusso, come fosse una materia di scuola, e dall’altro
l’immortalità (scatto ambizioso e quindi provocatorio, con cui si allude all’idea di completezza di sé), con
quella ‘t’ tra parentesi che scassa la parola piegandola a una più cruda ‘immoralità’.
Il libro affronta il tema del lusso cercando di offrire di questa parola una versione meno prevedibile, nella
quale trovi spazio un aumento della propria libertà, su vasta scala.


Ufficio stampa Golem Edizioni
ufficio.stampa@golemedizioni.net
Piazza De Amicis, 80/D, 10126 Torino TO

Farfalle a sonagli di Michele Renzullo (Golem Edizioni)

Trama
A chi non capita, talvolta, di sentire la propria
vita scricchiolare? Alzarsi dal letto e
percepire i propri cari come estranei,
rimuginare sul lento tedio di un amore che
palpita per inerzia, perdersi in sessioni di
shopping compulsivo per ignorare la
mancanza di libero arbitrio; insomma
ingozzarsi di rimpianti.
Farfalle a sonagli scava nel buio delle pulsioni
che cerchiamo di tenere celate, portandole al
limite, tentando di svelare i paradossi, le
idiosincrasie, le debolezze e le nevrosi
dell’uomo moderno.
Il libro, tuttavia, offre al lettore anche delle
piccole oasi di ristoro. Racconti in cui i
protagonisti sconfiggono l’isolamento
emotivo attraverso la forza dell’amore
(romantico o famigliare) e dell’amicizia.
Quindici racconti autoconclusivi, eppure
inanellati l’uno nell’altro. Ne scaturisce una
geometria ellittica, una sorta di serpente che
si morde la coda.
I racconti sono di genere diverso, dal
distopico, al crime, al romance.


Autore
Michele Renzullo nasce a Milano nel Settantasei.
Nel 2016, coniugando la passione per la scrittura
e per il digital marketing, fonda la prima
accademia di scrittura creativa online. Ad oggi si
sono iscritti 1500 studenti. Ha pubblicato 4
romanzi, svariati racconti, e il “Manuale
completo di scrittura creativa”, presso la CSA
editrice.


Estratto dal testo

«Non si accumula nessuna esperienza nel bacio.
Non è mica il sesso, dove è tutta azione,
tecniche e strategie, come sul ring, dove conta la
conoscenza di te e dell’avversario. Il primo e
l’ultimo incontro distanti anni luce. In ogni bacio
si è sempre sul punto di inciampare. Le paure, le
aspettative, le speranze, come un istante prima
di salire sul ring, tutto travolto, spazzato via,
precipiti nel vuoto, ti sciogli, i muscoli contratti
e gli organi che si disfano. Ogni bacio e un primo
bacio.»
Temi del libro
I paradossi della nostra società, che ci illude di
essere liberi, quando invece siamo molto
condizionati, in particolar modo nel rapporto col
lavoro e col sesso.

Troppo caldo per morire di Laura P. Cavallo (Golem Edizioni)

Trama
Alessandra
Rizzo torna con una nuova
indagine che metterà a nudo tutte le sue
fragilità. In una calda notte di agosto la
piccola Anna scompare dalla sua abitazione.
Negli stessi giorni Cesare, un giovane
studente universitario, muore cadendo da
una finestra di Palazzo Nuovo: omicidio o
suicidio? Per un apparente caso del destino
Alessandra Rizzo si trova ad assumere la
difesa sia della mamma della piccola Anna sia
dei genitori di Cesare, e quindi a investigare
su entrambi i casi. Ma è proprio un caso che
queste famiglie si siano rivolte a lei? C’è
qualcosa che le lega tra di loro? In una Torino
estiva avvolta da una cappa di calore si
snodano le vicende che porteranno la
riapertura di vecchie ferite e l’apparire di
nuove al punto da far emergere un senso di
rassegnazione ma l’indomito avvocato
reagisce perché è troppo caldo per morire.
C’è sempre tempo per rimandare la morte o
per arrendersi.
Settembre è ancora un mese troppo estivo
per rassegnarsi.


Autrice
Laura P. Cavallo di origini salentine vive e lavora
a Torino. È avvocato, ha seguito diversi corsi di
scrittura noir e di sceneggiatura. Di sè racconta:
«Le mie radici sono un innesto tra i fioroni e la
bagna caouda. Scrivere è una terapia per me: è
che gli orari della psicologa proprio mi vengono
scomodi. Ho adottato due bimbi ai quali
piacciono le favole con finale noir.» Dopo il
grande successo con Il dubbio dell’avvocato
(Golem Edizioni, 2020) ecco l’atteso ritorno del
personaggio di Alessandra Rizzo.


Estratto dal testo
«Ecco cosa mi ha insegnato mia madre. Che la
vita è troppo corta per scegliere un solo stile.
Che invece di disperarsi e lamentarsi, meglio un
buon amico a cena. Che la vita è un ricamo al
ritmo dei Nirvana. Che le favole non esistono e
che ama il noir. In fondo, i film di Michele
Azzarra finiscono sempre tutti in merda.»
Messaggio che vorresti trasmettere?
«Che la vita è una lavatrice a mille giri. Lo
sostiene il mio amico immaginario Freddy al
quale ho chiesto il significato e mi ha detto: “lo
sai che non ne ho la minima idea, ma mi sembra
un gran concetto”»

Gatti, dolci e delitti di Cristina Origone (Golem Edizioni)

Trama
Morte di una barlady. Simone Marini non
riesce a stare lontano dai guai, anche se
aveva promesso al maresciallo Pietro Bonelli
che non avrebbe più condotto indagini
personali. Questa volta è Lisa Bellagamba, la
stravagante cheffa, a coinvolgerlo in un
misterioso delitto avvenuto in una scuola di
cucina a Lavagna, dove Lisa insegna. È stata
proprio la cheffa a scoprire il corpo della
collega Angelica Diamante nella scuola di
cucina, ed è sempre lei ad aver visto il
colpevole scappare dall’aula.
Al diavolo piace il cioccolato. Simone Marini si
trova in un momento delicato della sua vita.
Deve prendere delle decisioni riguardanti il
suo futuro, e nel frattempo accetta di
lavorare alla festa di compleanno di Leonardo
Monti, “il re del cioccolato”. Il famoso
pasticcere bolognese si trova a Portofino, in
un lussuoso albergo, per festeggiare il suo
ottantesimo compleanno; proprio la sera
della festa, Simone lo trova riverso a terra nel
giardino dell’hotel. L’uomo ha avuto un
malore oppure qualcuno ha provato a
ucciderlo?


Autrice
Cristina Origone è nata a Genova, dove vive e
lavora insieme al marito. Scrittrice versatile, si è
cimentata in vari generi, passando dal saggio
semiserio Come portarsi a letto una donna in 10
mosse, al thriller Avrò i tuoi occhi con Fratelli
Frilli Editori. Suoi racconti sono presenti in
diverse riviste e antologie e nel 2010 ha vinto la
XXI edizione del premio Writers Magazine Italia.
Per la collana Youfeel Rizzoli ha pubblicato
Chocolate Olivia e Due fratelli per Giulia. Nel
2019 ha pubblicato il romance Una rana in valigia
nella collana Elit – Harper Collins Italia e il
racconto Col cuore in gola sulla rivista
Confidenze/Mondadori.
Con Golem Edizioni ha già pubblicato Il suono
del vento, Il sussurro della pioggia, Gatti
e misfatti e Di miele e veleno.
Estratto dal testo
«Mameo annusò in giro, sotto lo sguardo vigile
di Simone, poi iniziò a grattare con insistenza la
porta che la Bellagamba stava illuminando con la
torcia. “A questo punto, entriamo” propose
Simone, e prese in braccio il micio, ignorando le
parole di Lisa. Quel giorno Mameo era già
scappato una volta, e non aveva intenzione di
perderlo di nuovo o rincorrerlo per tutta la
scuola. »

La fine della coscienza? di Gianluca Ciuffardi e Tommaso Perissi (Golem Edizioni)

Trama
Gli autori approfondiscono alcune tematiche
relative ai fenomeni paranormali con rigore
scientifico, per indagare come funziona la
coscienza umana in circostanze particolari.
Senza escludere del tutto la possibilità che
certi fenomeni strani (esperienze di
premorte, percezioni extrasensoriali, etc.)
esistano, pur riconducendoli a un discorso
più ampio sull’evoluzione della coscienza, a
partire dagli studi sulla mente bicamerale di
Jaynes.
Analizzando con sguardo critico i più recenti
progressi nel campo delle neuroscienze e
dell’intelligenza artificiale, i due autori
ipotizzano che la coscienza sia un fenomeno
relativamente recente dal punto di vista
evolutivo, che l’eccesso di automazione del
mondo moderno sta mettendo in crisi,
inibendo processi mentali vecchi di millenni.
Tanto da essere diventata un intralcio in
molte situazioni della vita quotidiana e
lavorativa.
Una crisi che potrebbe sfociare in una
modalità di pensiero robotico, che si limita
all’esecuzione di istruzioni impersonali come se
fosse un algoritmo, in maniera simile a quanto
accadeva più di duemila anni fa, quando le voci
immortali degli dèi ispiravano le gesta degli eroi
omerici. Si avverte quindi la necessità di
ritornare a un nuovo Umanesimo, affinché la
bellezza e la meraviglia suscitate da ciò che
ancora non conosciamo possa guidarci alla
scoperta di noi stessi e dell’Universo del quale
facciamo parte.


Autori
Gianluca Ciuffardi è uno psicologo, nella sua
attività professionale si è occupato del costrutto
scientifico d’intelligenza, della qualità di vita in
oncologia, dei processi di socializzazione,
dell’approccio centrato sulla soluzione, della
percezione del tempo, di psicologia scolastica,
del trattamento delle dipendenze e del pensiero
narrativo.
Tommaso Perissi è laureato in psicologia
generale e sperimentale, ha compiuto studi e
ricerche sulla percezione del tempo,
collaborando alla stesura di un manuale per il
superamento dell’esame di Stato per psicologi.
Ha pubblicato un libro di narrativa e alcuni
racconti.

Colline rosso sangue di Mauro Rivetti

Trama
Il nuovo giallo di Mauro Rivetti ha i toni di
una tragedia shakespeariana al nebbiolo, una
vicenda familiare che prende le mosse nel
1967 quando una giovane madre, Agata, fugge
dall’ospedale disperata con il bambino
appena nato.
Quel bambino, anni dopo, sarà un importante
imprenditore vinicolo, e lei ricca e agiata. Ma
nubi nere incombono, morti misteriose si
susseguono, Agata stessa viene rapita e con
lei trafugata una statua.
Alfio, abbandonato dalla moglie, precipita
nell’incubo più nero, il sangue sembra
scorrergli a fianco. Teresa Bianco, pubblico
ministero, scopre che l’orrore arriva dal
passato, da quella lontana fuga di Agata
dall’ospedale di Cuneo. Ma occorre fare in
fretta, perché la morte continua mandare
segnali, e Alfio stesso potrebbe essere la
prossima vittima, mentre il peso di una colpa
antica e devastante si abbatte sulla famiglia.


Autore
è nato a Cuneo nel 1971. Da alcuni anni vive ad
Alba. Il suo amore spassionato per questa città e
per tutto il comprensorio di Langa e Roero, oggi
noto al mondo grazie al patrocinio UNESCO,
unito alla passione per la letteratura gialla,
hanno ispirato Mauro a raccontare questi luoghi
carichi di storia, e celebri per i blasonati
prodotti enogastronomici tra i quali spicca il
tartufo, in chiave di avvincenti noir, con l’intento
di incuriosire il lettore e condurlo alla scoperta
dei luoghi narrati, con i segreti in esso celati. Il
suo primo giallo “Alba di un delitto”, distribuito a
livello locale, ha destato molto interesse da parte
degli appassionati del genere. Il secondo suo
libro Tartufi e delitti (Golem Edizioni, 2020) lo
ha consacrato come autore di culto.


Casa Editrice
Golem Edizioni è una casa editrice di Torino.
Fondata nel 2016 da Giancarlo Caselli, grazie alla
sua dedizione e passione, raggruppa autori,
autrici e libri di vari generi, con predilezione per
i saggi, i thriller e i gialli. I libri del catalogo sono
presenti in tutte le librerie e negli store online.

Ayahuasca di Fulvio Rombo (Golem Edizioni)

Trama
Pietro Genovese è un antropologo sanremese
dalla mente geniale e altrettanto instabile. Un
lunedì mattina, nello studio professionale di
cui è titolare e che condivide con lo
psichiatra Luca Binotto scopre una donna
legata, imbavagliata e senza vita. Sconvolto,
si mette alla ricerca dello psichiatra che
sembra irreperibile e quindi si rivolge alla
polizia.
Le indagini vengono condotte dalla squadra
del commissario Nina Magellano. Nina è una
vecchia conoscenza di Pietro. Con lei, Pietro
condivide una profonda complicità e un
rapporto intenso, difficile da decifrare.
Pietro, già consulente della polizia in altre
occasioni, si unisce a Nina nel lavoro
investigativo, ma si avvale anche dell’aiuto del
cosiddetto A-TEAM, lo sgangherato gruppo
degli amici di una vita.
La vicenda procede tra rocamboleschi colpi
di scena fino ad un finale tutto da scoprire.
La storia è ambientata in una Sanremo
inedita e affascinante, lontana dall’immagine
patinata e festivaliera con la quale spesso
viene rappresentata.
Autore
è nato a Sanremo (IM) nel 1972 dove esercita la
professione di psicoterapeuta.
Nel 2017 ha vinto il “Premio Giallo Barga”
all’interno del Premio Letterario “Garfagnana in
Giallo”, con La terrazza, per il miglior racconto
con ambientazione libera.
Nel 2018 ha pubblicato Era meglio orfani
(L’Erudita). Nel 2020 e 2021 è stato finalista
al premio letterario “Garfagnana in Giallo” per il
miglior romanzo inedito. Ayahuasca è stato
finalista nel 2021.
Casa Editrice
Golem Edizioni è una casa editrice di Torino.
Fondata nel 2016 da Giancarlo Caselli, grazie alla
sua dedizione e passione, raggruppa autori,
autrici e libri di vari generi, con predilezione per
i saggi, i thriller e i gialli. I libri del catalogo sono
presenti in tutte le librerie e negli store online.

La donna con la pistola di Bruno Vallepiano (Golem Edizioni)

Trama
Mauro Bignami sta attraversando a piedi la
piazza deserta di Gariola, il piccolo villaggio
di montagna dove risiede e la sua attenzione
viene richiamata da un’anziana signora,
seduta alla fermata della corriera, che lo
apostrofa in modo bizzarro e gli chiede
un’informazione.
La piazza è vuota, Bignami si avvicina e la
donna, con sguardo allucinato, gli mostra un
grosso revolver confidandogli di aver ucciso
“Tarcisio”. Mauro Bignami, scosso da questo
strampalato incontro, si allontana intimorito.
Ma la sua curiosità è grande, e commenta
l’accaduto con l’amico Paolo. Quindi, nel
tentativo di comprendere chi sia costei e che
cosa sia realmente accaduto, tornano
insieme sul luogo del bizzarro incontro, ma la
fermata del bus è vuota e di lei non vi è più
traccia, quasi fosse stata una visione.
Poco tempo dopo, però, la donna viene
trovata morta, proprio alla fermata della
corriera, apparentemente suicida.
Alcuni particolari, tuttavia, convincono
Bignami che si tratti di omicidio e questo
scatena il suo spirito indagatore.
Si imbatte così in una vecchia vicenda di
malagiustizia, che fa riemergere dal passato
sordidi fatti e squallidi personaggi senza alcuna
morale.


Autore
Nato a Roburent nel 1956, in questo paese della
montagna cuneese risiede tutt’oggi, occupandosi
di attività turistiche e di letteratura e dove ha
ricoperto dal 2004 al 2016 la carica di sindaco.
È stato presidente del CFP Cebano Monregalese,
è stato presidente di “Cuneo Neve” ed è stato
nominato Cavaliere al Merito della Repubblica
Italiana dal Presidente Mattarella. Ha iniziato
negli anni Ottanta la sua attività di scrittore e ha
poi pubblicato, con vari editori, guide e saggi
sulla montagna. Ha pubblicato racconti e
narrativa legata alla “mitologia della Montagna” e
poi, nel 2008 ha esordito come scrittore di libri
gialli-noir per la Fratelli Frilli Editori. Con “La
donna con la pistola” siamo giunti alla sesta
indagine di Mauro Bignami.

Il venditore di auto usate di Lionello Capra Quarelli (Golem Edizioni)

Trama
In una sera di vento e di pioggia, un passante
scopre in un’automobile il cadavere di Matteo
Laganà, un pregiudicato che gestiva un
piccolo autosalone e praticava il pugilato, ma
arrotondava i magri introiti prestando soldi a
usura e minacciando i creditori.
Frequentava una donna dal passato doloroso.
ingenua, in difficoltà economiche e a lui
completamente assoggettata.
Quest’ultima s’incontrava spesso con
un’amica in un appartamento, dove
avvenivano cose che dovevano rimanere
segrete, e che si trovava a pochi metri dalla
scena del delitto.
La donna, indagata per favoreggiamento, per
paura che il suo segreto sia rivelato, per la
prima volta nella sua vita farà una scelta.
Mentre il commissario De Nicola vive un
periodo particolarmente felice e il PM Enrica
Risso attraversa una crisi personale, si
scoprirà che l’assassino aveva un movente del
tutto diverso da quello a cui gli investigatori
pensavano.


Autore
vive a Torino, dove è nato nel 1957 in una
famiglia intellettuale.
Ha sempre lavorato nella grande industria ma si
occupa anche di teatro. Ha scoperto tardi il
gusto di scrivere, concentrandosi sul genere
poliziesco e creando il personaggio del
commissario De Nicola.
Ha pubblicato L’uomo in nero e altre storie e La
ragazza ingenua, il tipografo e altre storie con
Robin Editore e L’appartamento del primo piano
e altre storie, Un martedì di pioggia e Il delitto
della casa dei Draghi con Golem Edizioni.


Casa Editrice
Golem Edizioni è una casa editrice di Torino.
Fondata nel 2016 da Giancarlo Caselli, grazie alla
sua dedizione e passione, raggruppa autori,
autrici e libri di vari generi, con predilezione per
i saggi, i thriller e i gialli. I libri del catalogo sono
presenti in tutte le librerie e negli store online.