Un movente per morire di Michela Gecele (Golem Ombre)

Trama:
Vincenzo Allasia appena arrivato da Torino viene trovato ucciso
in una via di Catania. Il primo a recarsi sul posto è il
commissario Raciti, che si trova davanti aut morto e aut
rompicapo a prima vista insolubile. Per capire, il commissario va
a Torino, dove, grazie all’aiuto di un collega, comincia a
ricostruire la vita della vittima, a conoscere Vincenzo e a
percepire che quella morte ha qualcosa di stonato.
A Torino, Raciti ritrova anche persone e luoghi noti, lui che è un
abitudinario e ama la ripetitività, la logica, il controllo. Ma ben
presto il commissario si trova coinvolto in una storia che oscilla
fra realtà virtuale e fattuale, e solo le sue mosse, studiate,
azzardate o recitate, a volte al limite della legalità, gli
consentiranno di sciogliere il bandolo della matassa e chiarire
l’esatta sequenza degli avvenimenti.


Autrice:
Michela Gecele è psichiatra e psicoterapeuta della Gestalt,
trainer e supervisore internazionale e ha lavorato per anni nei
servizi pubblici di salute mentale. È co-direttrice dell’Istituto di
Psicopatologia e Psicoterapia della Gestalt (IPsiG) di Torino, che
comprende fra le sue attività una scuola di psicoterapia
riconosciuta dal MIUR. Ha pubblicato articoli e libri in diverse
lingue, sulla psicopatologia e sugli incroci fra culture, società e
discipline diverse.
Un movente per morire
di Michele Gecele
Nell’ambito della saggistica, gli ultimi titoli sono Siamo tutti narcisi? Alla ricerca della relazione perduta
(Tangram Edizioni Scientifiche – tradotto in inglese e pubblicato da L’Exprimerie) e Gli sfondi dell’alterità
(Fioriti Editore). È autrice di una serie di libri gialli (Ada torte e delitti), pubblicati da Edizioni Forme Libere
nella collana Passi nel buio, che vedono come protagonista Ada Hartmann, una sociologa berlinese residente
a Catania, appassionata di ogni tipo di ricerca o indagine.


Curiosità:
Il commissario Aldo Raciti, personaggio principale di Un movente per morire, era già comparso accanto ad
Ada Hartmann in due episodi della serie Ada torte e delitti: Le strade del gioco e Sant’Agata atto settimo.

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Ironia della morte di Carlo Romano (Golem Ombre)

Il Natale è appena trascorso, ma lo scenario che accoglie il capitano Raimondi e la sua squadra nel piccolo borgo di Stilo, in Calabria, è rimasto ancora quello dei giorni di festa. Solo l’inconfondibile capannello davanti al nastro bianco e rosso che delimita la scena del crimine, lo riporta al lavoro e alle fredde giornate invernali. Come in un terribile déja vù, Raimondi si troverà davanti a una scena del delitto già vissuta e già analizzata. L’assassino ha preparato, come in un’opera teatrale alla sua seconda rappresentazione, una scena criminis identica a quella di qualche anno prima, in un luogo diverso. Questa volta, però, ha aggiunto un elemento: una filastrocca, all’interno di una busta gialla, il cui significato è presagio di altra morte. Seguiranno altre scene in diverse città della Sicilia e della Calabria, e ogni volta gli uomini del R.I.S. saranno chiamati a risolvere un rebus. Fino all’ultimo, decisivo messaggio. Fino alla risoluzione che può salvare una vita. Prefazione di Simone Toscano.

Le Eredità del Male di Antani & Mascetti (Golem Ombre)

Trama
Marco Pavan un tempo era un poliziotto. Uno
di quelli bravi fino a quando la storia, con la S
maiuscola, non si è messa di traverso sulla
sua strada sotto forma della scuola Diaz e dei
fatti del G8 di Genova. Costretto ad
andarsene dal Corpo per avere agito secondo
“coscienza” e scaricato dalla moglie, oggi è
un investigatore privato senza arte né parte.
In una sonnolenta e nebbiosa Rovigo, con
l’incarico di vicequestore, viene trasferito il
sanguigno e ambizioso Cesare Baldini: la sua
non è una promozione, ma l’ultima tappa di
una carriera condita da violenze e abusi.
La fama di “città nella quale non succede mai
niente” viene improvvisamente interrotta
dall’assassinio dell’onorevole Balzan, ex
parlamentare DC. L’uomo viene ucciso in
casa sua in modo efferato, con molti colpi alla
schiena inferti da un oggetto non
identificato. Baldini, chiamato a indagare,
sospetta subito di Okigbo, il vicino di casa
nigeriano.
Pavan che si interessa al caso per aiutare
un’amica della figlia, si convince che il
nigeriano non può essere l’assassino,
e inizia a indagare scavando nel passato della
vittima e, con l’aiuto di un giovane poliziotto e di
un’abile informatica, scopre un inaspettato
legame con l’ex ospedale psichiatrico delle
Granzette da cui, tra mille reticenze e difficoltà
legate all’età dei testimoni, emerge un quadro di
orrori e crudeltà.
Pavan, un tassello per volta, inizia a ricostruire le
vicende ma l’epilogo è ancora lontano e, in un
susseguirsi di colpi di scena, tutti i protagonisti
della vicenda si troveranno ad affrontare
situazioni imprevedibili e, potenzialmente,
mortali.


Autori
Antani & Mascetti, entrambi di Rovigo e amici di
infanzia, coltivano da sempre la passione per la
letteratura e i romanzi, in particolare per il
genere Giallo nel senso più ampio del termine.
Lettori onnivori, amano confrontarsi da decenni
sulle letture reciproche in un continuo gioco di
contaminazione, suggerendosi libri e autori. Nel
tempo hanno maturato esperienze diverse nel
campo della scrittura. Antani ha una lunga
esperienza di autore teatrale, essendosi
cimentato per anni nella direzione di una
compagnia amatoriale di cui curava testi e regia
degli spettacoli, mentre Mascetti è un
raccoglitore ossessivo di storie, personaggi e
immagini sui suoi taccuini.